L'anno si sta ormai concludendo e quindi è tempo di bilanci (e non di bilancia, decisamente).
Secondo Goodreads quest'anno ho letto un totale di 148 libri, che non sono pochi, ma moltissimi di questi erano libri molto brevi.
Come prima cosa direi di partire dai libri peggiori che ho letto quest'anno, e per fortuna non sono molti:
Abbiamo innanzitutto il già recensito Branchie di Niccolò Ammaniti (recensione qui), amara delusione preannunciata in parte dalle recensioni non proprio positive. Non mi sono piaciuti nè la scrittura, nè la trama e neanche i personaggi...
Altro libro che non ho apprezzato è stato purtroppo un romanzo di un'autrice che leggo sempre volentieri, ovvero Banana Yoshimoto con il suo Il dolore, le ombre, la magia. Si tratta del secondo volume di una trilogia incentrata sul personaggio di Yoshie, e che segue Andromeda Heights, che invece non mi era dispiaciuto. Con questo volume ho perso ogni interesse per la storia e soprattutto la protagonista, che trovo noiosa e lamentosa all'inverosimile.
Infine, l'ultimo libro pessimo dell'anno è stato Storm Front di Jim Butcher, primo volume della lunghissima saga del mago-detective Harry Dresden. Forse non sono un'amante del genere paranormale. Forse non amo particolarmente i thriller. Forse questo libro non è davvero un granché. Noioso e con un protagonista piatto e stereotipato, non ho di certo voglia di leggere gli altri volumi della serie...
Come indica l'immagine di sopra, il 'libro' più breve dell'anno è stato il secondo graphic novel di Zerocalcare uscito per Internazionale, intitolato Ferro e Piume: Cronache di un pomeriggio in Rojava sulla strada per Kobane. Custodisco entrambi i volumi del giornale come pietre preziose nella mia libreria e sono molto contenta di non essermeli fatti sfuggire! Quest'anno ho scoperto (con molto ritardo) questo grandioso fumettista e blogger e sto cercando di leggere qualsiasi cosa abbia mai disegnato! Queste due storie poi, che parlano dei combattenti di Kobane, combinano ironia e intelligenza con una tematica molto attuale e riescono ad essere anche molto informative.
Il libro più lungo dell'anno invece è stato Different Seasons (Stagioni diverse) di Stephen King. Questa raccolta di racconti lunghi e a tematiche molto diverse tra loro, mi ha coinvolto molto. Il racconto più noto è sicuramente Rita Hayworth and the Shawshank Redemption, dal quale è stato tratto il noto film con Tim Robbins e Morgan Freeman (Le ali della libertà). Il racconto è ambientato in una prigione federale statunitense e narra le vicende di due galeotti e la loro vita in carcere. Ma il racconto che mi ha colpito di più è stato il secondo, The Apt Pupil, che racconta il legame morboso e malato tra un ragazzino e un ex-nazista negli anni '60. Vi farà pena il nazista...
Ora parliamo dei libri belli, ma belli, ma belli:
Classici:
L'anno è iniziato con un romanzo che mi ha fulminato e mi è rimasto appresso: Schachnovelle (La novella degli scacchi) di Stefan Zweig. Meraviglioso e terribile. Comprensibile anche per chi di scacchi non ci capisce molto (tipo me), e con un vago sentore di Novecento di Baricco. Romanzo psicologico raffinato, scritto in piena seconda guerra mondiale. Da non perdere!
Ho recuperato alcune letture obbligatorie quest'anno, come Pirandello (abbiamo un rapporto difficile) e Italo Svevo, la cui Coscienza di Zeno mi è piaciuto molto. Sarà che non l'ho letto a scuola... Ma soprattutto ho finalmente letto To Kill A Mockingbird (Il buio oltre la siepe), Harper Lee. In attesa che uscisse l'attesissimo seguito ho recuperato questo super-classico della letteratura statunitense, che ha stregato generazioni di lettori. Ci si affeziona molto ai personaggi e si vive con loro tutte le tappe del processo che cambierà la loro vita. Unico caso in cui ami un avvocato...
Contemporanei:
Qua è molto più difficile fare una scelta. Allora...
Jumpa Lahiri, Unaccostumed Earth (Una nuova terra): raccolta di racconti di quest'autrice di origine bengalese, ricca di atmosfere ed emozioni complesse. Ideale per chi come me ama leggere di background multi-culturali.
Di Kazuo Ishiguro parlo sempre. Qui la recensione di When We Were Oprhans (Quando eravamo orfani) lettura molto apprezzata di quest'anno.
Non posso non citare l'amatissimo Accabadora di Michela Murgia, che per mia somma fortuna possiedo corredato di autografo. ;) Penso proprio che lo rileggerò l'anno prossimo, da quanto me lo sono gustata. Quando si dice 'un libro scritto bene'!!
E infine ho letto e molto molto gradito Der Vorleser (Ad alta voce) di Bernard Schlink. Un romanzo con una tematica difficile e controversa, che parla d'amore e di orgoglio e testimonia il passaggio all'età adulta di un ragazzo con un legame molto complesso. Il film che ne è stato tratto con Kate Winslet è sublime.
Fantasy:
Neil Gaiman: Anansi Boys (I figli di Anansi). Romanzone divorato in pochi giorni e un lungo viaggio in treno. Storia di fratelli e dei, furberie e menzogne, trucchetti da quattro soldi e magia vera. Bellissimo.
Terry Pratchett: Mort (Morty l'apprendista). Ho letto molti volumi della saga Mondo Disco quest'anno, ma alcuni mi hanno lasciato perplessa o mi hanno un poco annoiata. Non è questo il caso. Il ciclo di Morte è quello che preferisco e il suo modo di parlare mi fa piegare in due dalle risate. Qui si parla del suo apprendista e delle sue difficoltà con il lavoro di 'mietitore'...
Fantascienza e distopie:
Ho finalmente letto la notissima saga di Hunger Games, di Suzanne Collins. Serie molto interessante, ricca di sorprese e che parla dei retroscena di una rivolta e il prezzo che essa spesso porta a pagare. Meno banale di quello che si potrebbe pensare visto come se ne parla.
Di altro calibro sicuramente è The Handmaid's Tale (Il racconto dell'ancella) di Margaret Atwood. Distopico femminista canadese, questo romanzo parla di un drammatico futuro in cui le donne non sono più fertili. Le poche che lo sono vengono costrette a una vita disumana. Futuristico e medievale assieme.
E infine Station Eleven di Emily St.John Mandel. Romanzo post-apocalittico che segue i giri di una compagnia teatrale itinerante che porta Shakespeare tra i piccoli agglomerati di persone rimaste negli Stati Uniti.
Potrei parlare di molti altri libri, ma per quest'anno mi fermo qui. Spero in un 2016 altrettanto ricco e vario, con nuovi autori e autrici, nuovi generi e scoperte. Non ho buoni propositi di lettura, seguirò l'ispirazione del momento. L'anno comunque inizierà con i due libri che mi porto appresso dal 2015: Emily Brontë - Wuthering Heights (Cime tempestose), in rilettura e Virginia Woolf - A Room of One's Own (Una camera tutta per sè).
Buon anno!